Il termine psicoterapia significa ′cura dell'anima′ e fa riferimento alle terapie della psiche che si servono di strumenti psicologici, quali il colloquio, la relazione, le prescrizioni terapeutiche, con l’intento di creare un cambiamento, nei processi psicologici o nei comportamenti, orientandolo verso il ben-essere e in direzione opposta al mal-essere. Per far ciò si può intervenire sulle percezioni, sui vissuti, sui sintomi, sulla comunicazione, sulle relazioni, sulle reazioni, sugli stati emotivi.
Chi sceglie di iniziare una terapia deve essere disposto prima di tutto a mettersi in gioco, per migliorare la propria qualità della vita. Solo in questo modo potrà alla fine valutare che ne è valsa veramente la pena.
Iniziare un percorso di terapia potrebbe significare infatti “entrare in contatto” e prendere confidenza con le proprie emozioni (paura, rabbia, dolore, piacere, vergogna, etc.), capire e conoscere i propri pensieri, i propri comportamenti. Ciò al fine di favorire l’acquisizione di nuovi punti di vista e nuove alternative di scelta che portano nella direzione di un cambiamento graduale verso il benessere, dove chi è coinvolto impara a interagire e a reagire in modo diverso alla propria vita, agli altri, al mondo, grazie anche agli strumenti forniti dal terapeuta, di fronte a ciò che prima rappresentava un problema.
Cosa si può curare con la psicoterapia?
Lo psicoterapeuta dovrebbe possedere tutti gli strumenti e strategie utili per intervenire su ogni tipologia di disturbo, problema relazionale o di comunicazione.
Questo perché lo psicoterapeuta è uno specialista formato per intervenire su disturbi d’ansia, depressione, paura delle malattie, disturbi sessuali, alimentari (anoressia, bulimia, obesità, binge eating, vomiting), relazionali e di comunicazione, traumi, lutti, disturbi ossessivo-compulsivi, disturbi emotivi, psicosomatici, legati allo sviluppo (disturbi dell’apprendimento, adhd, balbuzie), problemi di coppia e della famiglia, problemi lavorativi (mobbing, burn out, stress ed esaurimento, etc.), problemi di dipendenza (droghe, alcol, fumo, azzardo, internet, shopping compulsivo, etc.), psicosi.
Non esistono metodi migliori, tutti sono adatti alla cura dei problemi.
Il successo di una terapia piuttosto può dipendere molto dal rapporto o relazione terapeutica che si viene a creare tra il terapeuta e chi è convolto, dalla condivisione dei metodi (frequenza incontri, durata, tipologia di intervento, etc.) e dei punti di vista dei diversi approcci (in alcuni approcci l’attenzione è rivolta al perché, in altri al come, in altri ancora ai sintomi, alla famiglia, etc.).Il colloquio è il principale strumento della psicoterapia.
Questa è rivolta al singolo, alla coppia e al gruppo, con la funzione di elaborare disagi, conflitti e blocchi che hanno causato disturbi manifestati attraverso svariati sintomi.
Lo Psicoterapeuta lavora sempre senza prescrivere farmaci, ma senza escludere la possibilità che la persona possa assumerli in momenti particolari e sotto controllo medico.
Lo specialista è formato per intervenire su disturbi d’ansia (ossessivo-compulsivi, psicosomatici, ipocondriaci, attacchi di panico etc), depressione, disturbi alimentari, sessuali, relazionali, traumi, lutti, disturbi emotivi, legati allo sviluppo, problemi di coppia e della famiglia, problemi lavorativi (mobbing, burn out, stress ed esaurimento etc.), problemi di dipendenza (droghe, alcol, fumo, azzardo, internet, shopping compulsivo, etc.).
In ogni caso è bene sottolineare che rivolgersi ad uno psicoterapeuta significa riservarsi un tempo ed uno spazio per sé, che non deve essere inteso come un obbligo bensì come un’opportunità.